Maggio 2010: visita della Biblioteca Maldotti di Guastalla

Sorta sull'area della Chiesa dei Gesuiti, la Biblioteca Maldotti di Guastalla è aperta al pubblico dal 1857. La data di fondazione va però anticipata al 1801, quando al momento della propria morte, l'Abate Marc'Antonio Maldotti donò alla città cinquemila volumi.

La prestigiosa istituzione raccoglie, oltre ad antichi manoscritti, circa centomila libri a stampa; fra questi 24 incunaboli e 1500 cinquecentine. Per il resto annovera prevalentemente opere del 1700.

Le materie trattate spaziano dalla letteratura alla storia, alla teologia, al diritto e alla medicina. La Biblioteca contiene pure numerosi documenti di archivio. In particolare, oltre duecento fra lettere, atti e decreti a Ferrante Gonzaga dall'Imperatore Carlo Vo.

Fra le opere più significative conservate è da ricordare un "Itinerario al Santo Sepolcro" di Antonio da Crema, manoscritto del 1486. Quindi, un "Codice della Farsalia" di Lucano, incunabolo del XV" secolo con alcune parti manoscritte.

Ancora, di epoca ignota, due testi sacri di piccolo formato di area etiope e in lingua aramaica; i due volumi, in pergamena, presentano piatti in legno e una custodia in pelle.

E' poi da segnalare un Trattato di botanica, I'Ortus sanitatis, stampato a Venezia nel l5l1.

Infine una Bibbia in pelle stampata in gotico a Colonia nel 1556.

La Biblioteca Maldotti di Guastalla si trova in Via Garibaldi 54. Per saperne di più e concordare una visita, è sufficiente telefonare al n° 0522/709050.

 

Silvio GENTILE