Associazione Culturale «PROVA e RIPROVA»
Entusiasmo, curiosità e passione.
Con queste parole si può sintetizzare la storia trentennale dell'Associazione culturale di promozione sociale “Prova e Riprova” di Torino. Nata nel gennaio 1989, per iniziativa di un gruppo di amanti del libro antico e di pregio, desiderosi di riscoprire e mettere in pratica le antiche tecniche di legatura, l'Associazione ha visto crescere notevolmente nel tempo il numero dei propri iscritti. La sua sede, in un elegante edificio della Torino liberty, dispone di una spaziosa e luminosa mansarda attrezzata con strumenti d'epoca e moderni, in cui possono svolgere la loro attività una decina di persone contemporaneamente. Affiliata AICS, iscritta ai registri regionali/nazionali, dispone di una piccola biblioteca, specializzata nella legatura e nel restauro dei libri, che contribuisce alla gradevolezza del luogo.
Sin dalla sua nascita, l'Associazione ha organizzato conferenze e seminari sulla storia e le varie tecniche della legatura, in modo da fornire un consistente quadro teorico di riferimento. E per consolidare tali basi, ha proposto numerosi viaggi-studio in Italia e all'estero (Austria, Francia, Gran Bretagna, Spagna) per consentire la visita a importanti laboratori di restauro, archivi e biblioteche e il confronto diretto con esperti del settore.
Dal punto di vista teorico-pratico, accanto alle ormai consolidate attività di legatoria e restauro svolte sotto la guida di noti professionisti, Prova e Riprova ha proposto corsi di cartonnage, cartapesta, decorazione della carta, calligrafia e miniatura medievale e pittura giapponese Sumi-e. Ma non solo con i corsi si è espressa la vitalità dell'Associazione. In questi trent'anni Prova e Riprova ha tenuto numerosi stages condotti da esperti quali Cristina Balbiano, Luciano Fagnola e Marina Regni.
I lusinghieri risultati e riconoscimenti, ottenuti dall'Associazione e dai suoi associati in concorsi e mostre internazionali in Italia e all'Estero (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti), costituiscono un giusto riconoscimento al serio e appassionato lavoro trentennale del Presidente Attilio Grossi e uno stimolo per tutti.
A questo punto della storia non rimane che augurare cento di questi anni!